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1997 da Corriere della Sera


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Dorme in vagone letto, torturato dalle zecche



Orte, Roma Si dorme male, in vagone letto. Il rumore del treno, gli scossoni, gli spazi ridotti. Di solito piu' che dormire si sonnecchia, e si arriva a destinazione stanche morti. Ma il passeggero che sabato notte si era imbarcato sull'espresso Milano-Palermo - anche se probabilmente abituato alle scomodita dei viaggi notturni in ferrovia - non sapeva che le carrozze letto possono nascondere anche altre ben piu' temibili insidie.
Fatto sta che lo sfortunato e anonimo passeggero ha cominciato a sentire - erano passate da poco le tre di notte, e il treno era fermo alla stazione di Orte per il cambio di ora legale - delle fastidiose punture su tutto il corpo.
Ha acceso la luce, e ha scoperto che coperta e lenzuolo erano percorsi da strani animaletti neri.
Zecche. Schifosissime , fastidiosissime zecche. Il passeggero ha avvertito il conduttore del vagone letto, che a sua volta e' sceso dal treno ed e' corso alla Polfer. Gli agenti hanno portato di corsa il poveretto al pronto soccorso dell'ospedale della cittadina del Viterbese, dove il medico di turno gli ha riscontrato punture multiple di zecche al collo ed alle gambe.
A quel punto anche gli altri passeggeri del vagone sono stati buttati giu' dal letto e - dopo che un imbarazzatissimo conduttore aveva spiegato agli insonnoliti viaggiatori che c'era stata un'emergenza zecche - il servizio sanitario aveva provveduto a sgomberare il vagone e a sigillarlo.
In fretta e furia era stat aggiunta in coda all'espresso un'altra carrozza - letto, nella quale erano stati fatti accomodare i viaggiatori. Il vagone contaminato invece era rimasto al suo posto: all'arrivo del treno nella stazione di Reggio Calabria era stato messo in un binario morto e disinfestato. Ma la sia pur breve permanenza del povero viaggiatore nel pronto soccorso di Orte aveva di fatto contaminato anche quie locali. Cosi' anche il locale del pronto soccorso dell'ospedale era stato chiuso e riaperto soltanto nel pomeriggio, una volta avvenuta la disinfestazione.
Che la faccenda avesse un certo peso lo avevano del resto testimoniato gli agenti della Polfet di Orte, che avevano trovato nello scompartimento numero zecche che vagavano liberamente nel vagone e le avevano sequestrate.
E l'uomo punto dai parassiti? Era stato dichiarato guaribile in pochi giorni e aveva potuto riprendere il viaggio per Palermo qualche ora dopo, a bordo di un altro treno. Adesso resta da scoprire come ci sono arrivate, le zecche, sul vagone letto. Ci sara' naturalmente un'inchiesta interna dell'Ente Ferrovie.
E magari si scoprira che i graziosi animaletti stavano nascosti dentro le coperte. O invece che si annidavano proprio nello scompartimento (forse dopo che ci aveva dormito qualche clandestino), e che sono uscite allo scoperto una volta trovato un poveretto con il quale nutrirsi.


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